Quando si è all'interno delle mura si è perfettamente consapevoli di vivere in uno spazio chiuso, determinato da un'inizio e da una fine. Certo, si può uscire quando si vuole, ma spesso si resta volontariamente all'interno di questo recinto: qui dentro hai le tue certezze, hai i tuoi compiti prestabiliti, tutto è pianificato e non ci sono imprevisti (o se ci sono, si ha a portata di mano una pronta soluzione).
Fin qui non ci sono problemi, tutti passiamo questo periodo della nostra vita con serenità e assoluta inconsapevolezza di quello che ci aspetterà in futuro.
Questo futuro però prima o poi finisce con l'avvicinarsi al presente. Puntualmente cadiamo dalle nuvole e, in fretta e furia, programmiamo un nuovo recinto, magari più grande di quello precedente; ci affrettiamo a preparare l'occorrente per fabbricare nuove staccionate, muri ecc ...
In realtà quello che ci manca è l'adattamento; adattarsi ad una nuova realtà sconosciuta. L'abilità dell'adattammento si può acquisire solo con la pratica personale, non esistono corsi, non puoi prendere lezioni, non hai un libro dove poter studiare ... eppure affronterai questo esame.
Il trucco è armarsi di coraggio, ottimismo e prudenza (che non è mai troppa).
Superato questo scoglio il resto del cammino è in discesa.
Io sto per affrontare questa sfida, non è detto che sia facile, ma non per questo bisogna scoraggiarsi. Scavalcato l'ostacolo vi farò sapere come ci si sente.
- ME -
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